Ricordo ancora come se fosse ieri la mia prima lezione di rappresentazione dell’architettura. Proiettarono la Farnsworth house di Mies van der Rohe sul proiettore e ci chiesero di ridisegnarla. 

I risultati furono pietosi.  

Prima di allora avevo preso in mano la matita solo per segnare le partite sulla schedina. 

Ragion per cui dopo aver consegnato il mio disegno più simile ad un ritratto di Picasso che alla riproduzione di ciò che vedevo proiettato, con il cuore in pace perché “tanto esiste autocad” e perché “non avrei mai imparato a disegnare”. 

Questi miei pensieri mi accompagnarono per i successivi due anni, fino a quando un professore illuminato mi diede gli strumenti per poter imparare a disegnare.  

Questo è un disegno della mia mano prima che iniziassi ad imparare a disegnare e dopo un anno di pratica.

Se anche te come me hai sofferto questa lacuna ti annuncio che i tuoi giorni di sofferenza sono quasi finiti. 

Sono qui per condividere con te quegli strumenti per aiutarti ad imparare a disegnare ed a rappresentare velocemente le tue idee.  

Lasciami essere chiaro, non esiste nessuna bacchetta magica. Quanto bravo diventerai dipende solo da te e da quanto lavoro ed impegno ci metterai.  

Fatte le dovute premesse direi che è ora di iniziare! 

PERCHE’ E ‘ POSSIBILE IMPARARE A DISEGNARE 

Betty Edwards, autrice del libro “disegnare con la parte destra del cervello” (che ti consiglio caldamente) illustra come vari studi abbiano dimostrato che il nostro cervello sia diviso in 2 emisferi, destro e sinistro.  

Ognuno dei due emisferi è preposto ad assolvere determinate funzioni, logiche e di analisi quello sinistro, creative ed astratte quello destro.  

Ed è proprio qui che sorgono le tue difficoltà. Avendo esercitato solamente l’emisfero sinistro (anche i programmi didattici sono impostati su un uso massiccio e quasi esclusivo dell’emisfero sinistro, l’emisfero destro cade in disuso.  

Quando sei chiamato a dover rappresentare ciò che vedi o che immagini entri in crisi, perché di fatto non disegni ciò che vedi, ma ciò che associ a quello che vedi.

Ad esempio se stai disegnando una casa, l’immagine preconfezionata di casa che hai in mente andrà a sovrapporsi a quello che vedi (perché sta agendo l’emisfero sinistro) e di fatto produrrà un disegno mediocre.  

La soluzione a tutto questo consiste nel prenderne atto ed agire per “ingannare” il tuo cervello, forzandolo ad utilizzare la parte destra del cervello.  

Puoi farlo grazie ad una serie di determinati esercizi. Quello che ritengo essere il più efficace consiste nel capovolgere un’immagine (per iniziare ti consiglio dei disegni a china, in cui è più facile riconoscere le linee che compongono il disegno e riportarle. 

Questo esercizio oltre ad avere una valenza pratica, serve a dimostrarti che “ingannando” il tuo emisfero sinistro sei in grado immediatamente di disegnare.  

Quanto tu voglia approfondire il discorso e le tue abilità dipende solo da te e dall’esercizio che dedicherai al disegno. 

Ora che ti ho mostrato come sia possibile imparare a disegnare, è tempo di concentrarsi su come rappresentare in maniera coerente le tue idee e realizzare in breve tempo (anche 5 minuti) degli schizzi di architettura.  

COME RAPPRESENTARE EFFICAMENTE LE TUE IDEE 

Quando si parla di disegni d’architettura è importante comprendere una cosa: non si tratta di realizzare il disegno perfetto, bensì di realizzare un’illustrazione che funga da base per discutere e condividere le tue idee progettuali. 

Consideralo alla stregua di un prototipo, utile per indagare differenti indirizzi d’azione. Lo stesso vale per il disegno dal vero. Anche i disegni ultra dettagliati sono frutto di un processo. Pertanto “scomponendo” il processo (ed il disegno) in una serie di fasi facilmente replicabili anche tu potrai essere in grado di comunicare efficacemente le tue idee.   

Il processo che ti propongo è suddiviso in quattro step:  

Il primo step è individuare le principali linee che compongono l’immagine che vuoi rappresentare.

Ipotizziamo che te voglia rappresentare la seguente immagine 

Il primo step avrà quest’aspetto: 

Una volta che avrai impostato il disegno con le forme principali il secondo step consiste nell’aggiungere le forme secondarie. 

Il terzo step consiste nell’aggiungere i toni. In termini generali il tono dona la tridimensionalità al disegno. Quando  ci si approccia alla resa dei toni è utile distinguere tra tre tipologie di tonalità:  

  • I toni creati dalla densità di una texture come le cortecce degli alberi o le tegole dei tetti 
  • I toni creati dai colori 
  • I toni creati dai contrasti tra luce ed ombra.  

L’ultimo step consiste nel rifinire l’immagine aggiungendo i dettagli finali.  

Ora che ti ho mostrato il processo per realizzare dei disegni espressivi ti spiegherò come procedere nei due casi possibili: il disegno dal vero o quello immaginato. 

Il processo che ti ho illustrato è il medesimo, cambia solo l’impostazione iniziale del disegno. Quando disegni dal vivo devi concentrarti maggiormente sull’impostazione delle linee principali, a discapito della prospettiva.  

Quando ti ritrovi a disegnare dal vivo è sufficiente scomporre il disegno in semplici forme, cercando di concentrarti su ciò che vedi, separando la definizione che hai in testa (come ad esempio una finestra cercando di suddividerla in una serie di linee).  

Dimentica la prospettiva, quando disegni dal vivo. Questo perché se segui il metodo che ti ho illustrato, impostando le linee principali e le forme più importanti non sentirai la necessità di utilizzare la prospettiva.  

Il secondo accorgimento del disegno dal vivo consiste nella misura delle proporzioni. Si tratta di un piccolo accorgimento che ti aiuterà a trasportare sulla pagina le stesse relazioni in termini di altezza e larghezza degli oggetti che stai disegnando dal vivo. 

Il procedimento è semplice: 

  •  Chiudi un occhio 
  • Tendi il braccio con tieni la matita (o la penna) ed allinea quest’ultima ad uno spigolo che vuoi misurare 
  • Prendi una misura tipo (come la dimensione di una finestra) ed utilizzala per ogni elemento del disegno. Per esempio  la parete diventerà larga 3 volte la finestra. 

Ulteriori consigli che ti possono aiutare a disegnare quando disegni dal vivo sono: 

Procedere per forme elementari; 

Qualora te non abbia abbastanza tempo per misurare ogni linea, o più semplicemente non ti trovi a tuo agio con questo metodo, puoi scomporre il disegno in forme elementari, cercando di riprodurre le proporzioni tra di esse. Procedendo in questo modo riuscirai a proporzionare velocemente il tuo disegno.  

Mentre per quanto riguarda la restituzione degli angoli e della prospettiva può esserti d’aiuto la metafora dell’orologio. 

Quando ti trovi a disegnare un edificio in prospettiva la misura degli angoli è fondamentale. Può aiutarti immaginare un orologi, dove le lancette sono le linee di contorno. Questo piccolo trucchetto dovrebbe aiutarti a percepire meglio tali linee.  

Mentre per quanto riguarda i tuoi schizzi d’architettura (ovvero di cose non ancora esistenti) l’impostazione è leggermente differente, 

REGOLE PER GLI SCHIZZI  

Quando si rappresenta qualche cosa che ancora non esiste la regola chiave consiste nell’utilizzare la prospettiva. Qualunque cosa si disegni, da una tazzina ad un edificio, segue le regole della prospettiva.  

La prospettiva funziona come una griglia invisibile che ti aiuta a disporre gli oggetti all’interno della tua composizione spaziale, è un metodo per simulare le 3 dimensioni all’interno di un piano in due dimensioni.  

E’ possibile semplificare la costruzione di una prospettiva gestendo i due elementi seguenti: 

La linea dell’orizzonte, posta all’altezza dell’occhio dell’osservatore. 

I punti di fuga, dove convergono le linee parallele che formano la griglia all’interno della quale disporre le tue forme.  

Qualsiasi forma te disponga all’interno della tua maglia prospettica, i suoi bordi dovranno convergere verso i punti di fuga.  

CONCLUSIONI 

Grazie a quest’articolo hai scoperto : 

Che imparare a disegnare è possibile 

Il processo per realizzare qualsiasi disegno d’architettura 

Gli accorgimenti per i disegni dal vivo 

Gli accorgimenti per i tuoi schizzi d’architettura.  

Ora sei pronto per disegnare il mondo! 

A presto. 

Un abbraccio e vai piano. 

0 Condivisioni